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resto al sud 2022

Resto al Sud 2022: finanziamenti fino al 100% per nuove attività per gli under 56

Resto al Sud 2022 è un’agevolazione che mira a far nascere nuove realtà imprenditoriali o di liberi professionisti per chi abita in zone specifiche d’Italia come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) dove sono presenti molti edifici inagibili o nelle isole minori situate al Centro-Nord.

Si tratta di un incentivo per favorire l’avvio di nuove aziende o studi professionali per tutti coloro che hanno dai 18 ai 55 anni ed è quindi destinato a un pubblico molto ampio, ma ovviamente è necessario rispettare alcuni requisiti.

Resto al Sud 2022

Resto al Sud 2022: attività finanziabili, requisiti e domande

Resto al Sud ha conosciuto un enorme successo tanto che, fino a Novembre 2021, sono state 10.210 le iniziative finanziate, circa 432 milioni di euro erogati e sono stati creati 38.058 posti di lavoro.

Quali sono i settori ammessi e le spese finanziabili

Quest’agevolazione finanzia tutte le attività che rientrano nei settori dell’industria, dell’artigianato, che operano nella trasformazione dei prodotti agricoli e della pesca o che si occupano della fornitura di servizi a imprese o persone, nell’ambito del turismo e del commercio. Inoltre, vengono finanziate anche le attività dei liberi professionisti, sia in forma individuale che societaria.

Per quanto riguarda le spese ammissibili, invece, è bene sapere che alcune non vengono coperte dall’incentivo Resto al Sud 2022. Tra queste, ad esempio, ci sono le spese per i beni acquisiti tramite locazione finanziaria, leasing e leaseback, le spese per l’acquisto di beni e servizi intestati a coniugi o parenti dei soci, investimenti per la sostituzione dei macchinari e delle attrezzature, spese notarili, imposte, tasse, quelle relative alla progettazione e alla consulenza per le retribuzioni dei dipendenti, altre tipologie di tasse e tutte quelle non strettamente collegabili all’attività imprenditoriale. Sul sito è presente comunque una lista dettagliata delle spese che non possono essere finanziate.

Ad esempio, non sono ritenute spese ammissibili dall’agevolazione Resto al Sud 2022 quelle inferiori a 500 euro, se effettuate dallo stesso fornitore. Questo vuol dire, in pratica, che una fattura deve essere superiore a questa cifra, ma può prevedere diverse voci di spesa (es. Acquisto di arredi, attrezzature, posate, biancheria, ecc…).

Requisiti richiesti per Resto al Sud 2022

All’interno dell’agevolazione Resto al Sud 2022, è previsto un incentivo speciale, chiamato Resto Qui, riservato ai residenti nei 116 Comuni delle regioni Lazio, Marche e Umbria in cui siano presenti edifici con inagibilità superiore al 50%. In questo caso, non è presente il limite di età fino a 56 anni.

Posso accedere all’incentivo Resto al Sud anche chi non ha ancora la residenza nelle aree interessate, ma lo otterrà entro 60 giorni, se già cittadini italiani, o 120 giorni se residenti all’estero, dalla comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria.

Per beneficiare dell’agevolazione, inoltre, non si deve essere titolare d’impresa da giugno 2017, non si deve avere già usufruito di ulteriori agevolazioni per l’imprenditorialità negli scorsi 3 anni o avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per quanto riguarda Resto al Sud 2022 per i liberi professionisti, invece, questi non devono avere una partita IVA attiva nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda se collegata a un codice Ateco che indica un’attività analoga.

É possibile usufruire dell’agevolazione anche se non tutti soci dell’azienda rispettano i requisiti: è necessario, però, che almeno 1/3 della compagine sociale sia in linea con le condizioni previste da Resto al Sud 2022 e che siano assenti eventuali legami di parentela fino al quarto grado.

Come presentare la domanda per accedere ai finanziamenti

Per agevolare la presentazione della domanda per Resto al Sud 2022 è possibile affidarsi all‘assistenza gratuita offerta dagli enti accreditati con Invitalia che sono disponibili in diverse zone del territorio nazionale.

Le domande per Resto al Sud possono essere presentate esclusivamente online, tramite l’apposita piattaforma web Invitalia. Per accedere è necessario possedere un sistema di identità digitale, come SPID, CNS, CIE, poi bisognerà compilare la domanda allegando il business plan e gli altri allegati. La firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) sono necessari per completare la procedura.

A ogni richiesta correttamente inviata viene assegnato un numero di protocollo elettronico.

La valutazione delle domande viene effettuata tenendo conto dell’ordine cronologico di arrivo e comunque entro i 60 giorni dalla data di presentazione. L’incentivo Resto al Sud 2022 non prevede bandi o scadenze. Invitalia provvede a verificare il possesso dei requisiti richiesti, effettua una valutazione caso per caso e fissa un colloquio con chi ha presentato la domanda per i finanziamenti. 

Per seguire l’iter della propria pratica, avere sott’occhio un calendario con scadenze e iniziative ed essere sempre aggiornato su novità ed eventuali workshop promossi da Invitalia si può scaricare l’app Resto al Sud 2022, disponibile gratuitamente per smartphone Android o iOs.

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